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La batteria e Jimmy Cobb

Aggiornamento: 26 ago 2021



È capitato che mi sia stato chiesto di prestare strumenti ad artisti in tournee in Italia. Cosa che ho sempre fatto volentieri, dato che in genere si trattava di artisti molto bravi e competenti che suonavano musiche di nicchia, ma fuori dai circuiti do musica popolare, dove ci sono risorse per pagare tecnici, backliner, eccetera. Girano il mondo con il minimo dell’attrezzatura, il proprio strumento personale e poco altro. Bisogna supportarli e fornirli di tutto.

Ad esempio quella volta che mi chiesero di prestare una batteria a Jimmy Cobb, (link) il batterista di Miles Davis nel celebre disco Kind of Blue.

Ecco che arrivato sul posto monto la batteria, completa di piatti e tutto il resto, nel posto che ritenevo giusto sul palco. Ecco che una mezzoretta più tardi arriva Mr. Cobb. Si siede dietro la batteria, prova a suonare un poco poi si alza e mi dice che è tutto perfetto. Non ha mosso niente! Spostato un poco un piatto, no!

Cambiato l’altezza di un tamburo, no!

Mosso il seggiolino, no! Mai vista una cosa del genere, che in genere i batteristi si accomodano i vari tamburi e piatti alle proprie esigenze. Ognuno è una unicità, con corpi diversi. Si, abbiamo tutti due braccia, due gambe, una testa, ma abbiamo altezze diverse, braccia e gambe più corte o più lunghe! Ed è per questo che si accomoda lo strumento secondo le proprie abitudini e dimensioni. Mai visto un batterista prendere totalmente per buona una batteria non sua e montata così come viene viene… Tant’è, ognuno è unico, ognuno è diverso e per capirlo bene leggi la storia della batteria con Barry Altshul (link).



Riccardo Marongiu©

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