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Manipolazione musicale?

Aggiornamento: 29 ago 2023


Oggi è possibile manipolare la realtà elettronicamente: è possibile simulare riflessioni spaziali utilizzando mezzi elettronici.

Test di laboratorio hanno provato che, quando un soggetto ascolta con la cuffia, è anche possibile influenzare il modo in cui la direzione viene determinata giocando sulle differenze di volume e di ritardo. È così stato dimostrato che quando un orecchio sente il suono prima e l'altro orecchio percepisce il suono con un volume più alto, allora l'ascoltatore è convinto che il suono sia localizzato nel mezzo.

Nel corso dei secoli il suono ha svolto un ruolo sociale molto importante, ruolo che, però, non è mai stato tanto rilevante come lo è nei giorni nostri. Il fatto che sia possibile manipolare il suono è stato provato frequentemente nel corso degli anni e in molti modi diversi.

I dittatori in particolare sono sempre stati consapevoli del potere del suono e, in particolare, del potere del suono cristallizzato sotto forma musicale. Più la musica è forzatamente utilizzata in un modo manipolatorio, più lo spettro del totalitarismo si mette in luce.

Lentamente ma inesorabilmente ciò ha creato un'atmosfera nella quale la gente è diventata dipendente dall'influenza degli effetti che la musica ha su tutti i tipi di azioni. Una forma di dipendenza paragonabile all'assuefazione da narcotici. In entrambi i casi è possibile dimostrare gli effetti fisici e mentali che possono essere dannosi e, sotto certi aspetti, per quanto concerne la musica, sono anche più pericolosi di quelli delle droghe.

Spesso la vittima non nota nemmeno l'effetto, perché la specifica manipolazione con il suono, se è applicata nella maniera voluta, porta a demotivazione e completa indifferenza. Di conseguenza l'incapacità di adottare un atteggiamento critico è in larga misura rafforzata.


La manipolazione del suono fu, per esempio, adottata dal regime nazista nel XX secolo, originariamente per le voci dei suoi oratori, ma anche per ciò che concerneva i tipi di musica ritenuti adatti a influenzare le masse. Joseph Goebbels è stato un vecchio maestro di questa tecnica, egli era la forza motrice della complessa macchina della propaganda dell'uomo unico del Terzo Reich. Il musicista Peter Kreuder una volta raccontò di come dovette suonare il piano durante un suo incontro con Goebbels, ma che questi non fu molto contento del risultato e che si sedette egli stesso al piano e suonò. Goebbels poi spiegò a Kreuder come lo spostamento degli accenti e la deviazione degli intervalli avrebbero sicuramente avuto un effetto sulle masse.


La musica può essere udita praticamente ovunque ci siano delle persone.

La marcia di avanzata del suono è inarrestabile. L'utilizzo della musica durante le ore di lavoro è conosciuto da decenni. Musica di sottofondo di questo genere non è più limitata, tuttavia, alle fabbriche nelle quali il lavoro è tediosamente ripetitivo. Saloni di parrucchiere, grandi magazzini, ristoranti, piscine, stazioni di metropolitana, aeroplani, ascensori, e perfino i trasporti pubblici non sono stati risparmiati dall'invasione.

La più importante rivista settimanale tedesca, Die Zeit, fece riferimento a "un'autentica epidemia" e il quotidiano tedesco più tradizionalista, il Frankfurter Allgemeine Zeitung, descrisse questo problema di inquinamento ambientale come "pura arbitrarietà".

Il proprietario di ristorante che riceva lamentele da parte dei suoi clienti che cercano di godersi il cibo a dispetto della musica registrata e diffusa nel locale, difenderà la sua "gradevole tappezzeria musicale" facendo notare ai clienti che anche loro accendono immediatamente qualsiasi tipo di apparecchio non appena entrano in casa. Tuttavia i produttori di Muzak e affini sono ben consapevoli del fatto che essa stimoli un consumo maggiore, questa è la ragione per cui la musica registrata è così onnipresente nei grandi magazzini e nei supermercati.

Quando la prima linea di metropolitana fu inaugurata in Olanda, ci furono servizi sui media che riguardavano la musica non‑stop nelle stazioni del metrò. A quanto pare alcune ricerche avevano indicato che la musica avrebbe ridotto considerevolmente la possibilità che la gente provasse la sensazione di claustrofobia. Nella seconda metà degli anni '80 la direzione del sistema della metropolitana di Amburgo utilizzò per un breve periodo la musica in cinque delle sue stazioni per raggiungere due obiettivi contemporaneamente, prendendo due piccioni con una fava. Essa fu utilizzata a scopo pubblicitario (con jingle e annunci pubblicitari intervallati da musica) e per dissuadere i gruppi di skinhead dal frequentare le stazioni di metropolitana. La scelta della musica era del tipo easy listening.


Uno studio condotto dalla Technical University of Berlin indicò che l'85,7% di tutti i conducenti d'auto ascoltano musica mentre guidano. La ricerca rivelò inoltre che esiste una correlazione tra la scelta dei modelli di auto e le preferenze musicali. Per esempio i guidatori delle Opel amano la musica folk, quelli che guidano una Citroen 2CV preferiscono cantare con la musica e le persone con la Porsche preferiscono ascoltare il rombo del proprio motore.


Da solo il traffico ha già causato un tale aumento del livello di rumore nelle grandi città e nelle comunità rurali che non c'è da sorprendersi se le persone cercano di reagire a tutto questo frastuono, anche se solo ricorrendo a un rumore alternativo.

Qualche tempo fa fu svelato che un'auto della polizia in una grande città degli Stati Uniti nel 1912 aveva bisogno di una sirena che producesse 88 dB per poter essere udita al di sopra del traffico. Oggi il volume deve essere aumentato fino a circa 120 dB.



Da “Enciclopedia degli strumenti musicali” © 2003

di Bert Oling – Heinz Wallisch



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