Blend of Fusion, Jazz and Ethno music
Eclectic Musician - Composer - Arranger - Live Performer
Un capon che sia vertiero
concept, musiche, testi e regia Riccardo Marongiu
© Componenti del Coro Pop che hanno partecipato al progetto
© La locandina esposta fuori dal teatro. Hanno scritto "Veritiero" al posto del corretto "Vertiero", ceerto che era faciole cadere nell'errore...
© Nella tradizionale questua a Morro d'Alba
© Componenti del Coro Pop che hanno partecipato al progetto
La vita del canto popolare ha rivissuto per secoli passando di bocca in bocca, permettendo così di conservare il passato nel presente. Proprio le credenze, i costumi, le tradizioni, la lingua hanno consentito di comprendere le caratteristiche che hanno contraddistinto il passato meglio di ricostruzioni filosofiche o ricerche in archivi.
Il concerto spettacolo, “Un capon che sia veritiero”, attraverso musica e gesto presenta e rinnova una parte della tradizione folcloristica marchigiana, ed in particolare quella dell'interno della provincia pesarese. Questa tradizione si fonda sulla società contadina del XIX secolo, una società economicamente molto povera e dove rare erano le occasioni di festa, che si trasformavano in un momento unico, da vivere e da sfruttare il più intensamente possibile.
Il gruppo di coristi e musicisti dello spettacolo fa parte del laboratorio di canto corale del “Centro Musicale Pantano”, condotto in Pesaro da Riccardo Marongiu con l'assistenza di Graziella Della Costanza. Il repertorio è composito: una parte tradizionale, con testi tratti dal libro “La volpe rissa el pel” di Maria Bartolomeoli, un'altra parte scritta oggi utilizzando tecniche musicali e testi tradizionali da Riccardo Marongiu, che ha anche adattato il materiale dal libro.
CAST
Silvana Berti voce
Leonardo Betti voce
Rubens Biagioli voce
Anna Bianchi voce
Andrea Gattoni voce
Rita Rondolini voce
Sabrina Rovere voce
Alessandra Seravalli voce
Francesco Soriani voce
Fabio Tomassini voce
Graziella Della Costanza chitarra
Riccardo Marongiu mandolino
Andrea Vincenzetti organetto
Roberto Bacchiani voce fuori campo
Nella scaletta sono presenti tre serie di stornelli, modalità espressiva che permetteva di dire cose che altrimenti non sarebbero state dette. Il canto inoltre era un ottimo compagno e farmaco che accompagnava i pesanti lavori della campagna: la mietitura, la falciatura, lo scartocciamento delle pannocchie, la gramolatura della canapa e del lino.
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Canto antifonale (Riccardo Marongiu)
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Stornelli - Femmine(Tradizionale)
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La donna grassa la voglio no (Riccardo Marongiu)
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La Pasquella (Tradizionale)
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Stornelli - Maschi(Tradizionale)
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La Furlana (Tradizionale)
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Aria lenta in Dm (Riccardo Marongiu)
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il Cantamaggio (Rari Ramarri Rurali)
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Cioetta cioetta (Tradizionale)
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Bolli bolli pentolino (Riccardo Marongiu)
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Stornelli - Tutti (Riccardo Marongiu)