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Ti Ricordi Carosello?

Spettacolo dedicato ad una delle trasmissioni televisive più seguite. Chi non si ricorda delle mitiche pubblicità che abbiamo ascoltato per più di venti anni?

 

Jingles, motti, slogan che si cantavano sotto la doccia, che si ripetevano nei bar, usati come battute. Una parte del costume dell'Italia del dopoguerra...

e dopo Carosello... tutti a nanna!

Per chi ha vissuto quel periodo divertimento, nostalgia, ricordi sono assicurati, e per gli altri solo risate...

scritto da Enzo Vecchiarelli

Con:

Claudio Tombini - recitazione

Enzo Vecchiarelli - chitarre, recitazione

Riccardo Marongiu - chitarra, mandolino, small percussions, gong, glockenspiel, tamburi, recitazione

qui un video dello spettacolo con le immagini salienti

Carosello è un programma televisivo italiano andato in onda sul Programma Nazionale e poi sulla Rete 1 della RAI dal 3 febbraio 1957 (ma originariamente era stato previsto per il 1º gennaio) al 1º gennaio 1977.

Veniva trasmesso quotidianamente dalle 20:50 alle 21:00, tranne il Venerdì santo e il 2 novembre. Fu sospeso per una settimana tra il 31 maggio e il 6 giugno 1963 per l'agonia e la morte di papa Giovanni XXIII e per tre giorni dal 12 al 15 dicembre 1969, quando il Paese fu scosso dalla strage di Piazza Fontana. Altre sospensioni più brevi si ebbero per la morte di papa Pio XII (9 ottobre - 11 ottobre 1958), per le uccisioni dei fratelli John Kennedy (22 novembre 1963) e Bob Kennedy (5 giugno 1968) nonché a seguito di un improrogabile collegamento via satellite per l'ammaraggio della navicella spaziale Apollo 14, il 9 febbraio 1971.

In totale furono trasmessi 7.261 episodi.

Consisteva in una serie di filmati (spesso sketch comici sullo stile del teatro leggero o intermezzi musicali) seguiti da messaggi pubblicitari. Il rigido format di Carosello fu congegnato in maniera da funzionare impeccabilmente. Non subì interruzioni né errori per circa vent'anni: unica eccezione, gli eventi sopra menzionati ed alcuni scioperi e agitazioni in seno alla RAI che alterarono (sia pure lievemente) la programmazione, ad esempio con l'avvio della sigla finale senza l'elencazione dei prodotti reclamizzati.

Carosello non era e non poteva essere solo un contenitore di messaggi pubblicitari: erano predeterminati il numero di secondi dedicati alla pubblicità, il numero di citazioni del nome del prodotto, il numero di secondi da dedicare allo "spettacolo", la cui trama doveva essere di per sé estranea al prodotto. Per una legge allora vigente non era concesso fare della pubblicità all'interno di alcuno spettacolo televisivo serale, ma anche prima di un intervallo di novanta secondi dall'inizio del medesimo.

Alla realizzazione di Carosello parteciparono in veste di registi nomi illustri come

Luciano Emmer (che ne è considerato l'inventore), Age e Scarpelli, Luigi Magni, Gillo Pontecorvo, Ermanno Olmi, Sergio Leone, Ugo Gregoretti, Pupi Avati, Pier Paolo Pasolini, Federico Fellini e l'americano Richard Lester.

In qualità di attori, tra gli altri, Totò, Eduardo De Filippo, Peppino De Filippo, Erminio Macario, Gilberto Govi, Vittorio Gassman, Alberto Sordi, Giorgio Albertazzi, Arnoldo Foà, Alberto Lupo, Mike Bongiorno, Corrado, Tino Scotti, Aldo Fabrizi, Dario Fo, Franca Rame, Mario Carotenuto, Franca Valeri, Alighiero Noschese, Nilla Pizzi, Domenico Modugno, Mina, Adriano Celentano, Ernesto Calindri, Nino Manfredi, Virna Lisi, Gino Bramieri, Walter Chiari, Carlo Campanini, Ave Ninchi, Ugo Tognazzi, Raimondo Vianello, Sandra Mondaini, Gino Cervi, Fernandel, Paolo Panelli, Bice Valori, Paolo Stoppa, Rina Morelli, Paolo Ferrari, Aroldo Tieri, Carlo Dapporto, Nino Taranto, Raffaele Pisu, Renzo Arbore, Gianni Boncompagni e persino Frank Sinatra e Jerry Lewis.

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